Speciale Premi Oscar 2015 - Ecco chi vincerà!
Domenica 22 febbraio 2015, intorno alle 17,30 ora locale, si terrà la tanto attesa cerimonia di consegna degli Academy Awards, più comunemente conosciuti come Premi Oscar. In Italia saranno circa le 2.30 di notte e sintonizzandosi su Cielo (canale 26 Digitale Terrestre) sarà possibile anche per chi non è abbonato a Sky seguire il Red Carpet e la diretta!
In questa 87a edizione, in totale sono 39 i film candidati che si contenderanno i premi delle 24 canoniche categorie. Tra cinema, film in streaming, download piratissimi etc, sono riuscito a vederne 17, i candidati nelle categorie principali, ma con qualche lacuna dovuta soprattutto all'irreperibilità di sottotitoli in inglese o della pellicola stessa. E quindi mi mancano ancora Into the Woods, Turner, Selma, Unbroken e tutti e 5 i film stranieri, per citare i più importanti.
In ogni caso, un po' per gioco un po' per passione, ecco delle previsioni!
MIGLIOR FILM: tra i sette film candidati, l'unico che secondo me non doveva nemmeno ricevere la nomination è American Sniper (vedi recensione di gennaio!). I favoriti sono sicuramente Boyhood e Birdman, con il primo, a mio avviso, leggermente davanti. Boyhood è infatti un film "impossibile": un lavoro lungo 12 anni, che molto probabilmente rimarrà un unicum nella storia del cinema. Un esperimento senza precedenti riuscito perfettamente, nonostante le evidenti difficoltà connesse al tenere unito un cast per più di un decennio. Facile, quindi, considerarla la scelta più ovvia, soprattutto per l'eclatante metodo con cui è stato girato.
MIGLIOR REGISTA: nelle ultime due edizioni, miglior film e miglior regista hanno visto premiati due pellicole differenti. Se, quindi, dovesse vincere Boyhood la prima categoria, potrebbe andare ad Alejandro Gonzalez Inàrritu il premio per la miglior regia. Questa scelta sarebbe in ogni caso la più azzeccata. Dal punto di vista tecnico, infatti, Birdman è di sicuro il miglior lavoro: basti pensare ai lunghissimi piano-sequenza dai quali è costituito, che permettono di seguire i personaggi all'interno del teatro, dietro le quinte, nei camerini e che contribuiscono a farlo assomigliare più ad un'opera teatrale che cinematografica. Sinceramente mi piacerebbe che vincesse Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel è il film che ho preferito tra tutti), ma la vedo dura.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: io dico Eddie Redmayne ((The Theory of Everything). Molto bravo, in un ruolo peraltro parecchio complicato. Allo stesso tempo, però, la costrizione di dover tenere la medesima espressione per più di metà film, finisce per appiattire la sua interpretazione. A questo punto, il secondo favorito di diritto sarebbe Michael Keaton!
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: se dovessi scegliere io, sarei indeciso tra Rosamunde Pike (Gone Girl) e Julianne Moore (Still Alice). La prima perché mi ha colpito davvero: non la solita bambola sexy, ma una protagonista veramente inquietante e spietata. Grazie a lei, un film altrimenti snobbato dall' Academy può fregiarsi di una prestigiosa nomination.
Penso, però, che l'oscar verrà vinto da Julianne Moore, per il suo ruolo in Still Alice: lei molto brava ed emozionante, ma soprattutto parte favorita grazie al film stesso, più in linea con il tradizionale metro di giudizio adottato.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: qui non c'è storia: vincerà J.K. Simmons, per il ruolo del severo insegnante di musica Terence Fletcher in Whiplash. Peccato per Edward Norton (Birdman): avrebbe sicuramente vinto lui a mani basse, se non fosse stato fatto sparire a metà film in maniera del tutto inspiegabile.
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: voto Patricia Arquette (Boyhood). Indipendentemente dalla sua interpretazione, le rivali non mi sembrano all'altezza di un Oscar: Laura Dern (Wild) sarebbe un'incomprensibile scelta dato che appare solo nei ricordi della protagonista e per pochissimi istanti. Keira Knightley (The Imitation Game) ed Emma Stone (Birdman) non mi hanno colpito più di tanto. Quanto all'intramontabile Meryl Streep (Into the Woods) sarebbe abbastanza ridicolo che il quarto Oscar della sua fantastica carriera arrivasse, dopo altre 18 nomination, proprio da un blockbuster della Disney.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: escluso Foxcatcher (non mi è piaciuto per nulla), nessuna scelta sarebbe motivo di scandalo. Boyhood, per esempio, non ha una trama molto originale, ma proprio per questo colpisce: non ci sono tragedie o avvenimenti particolari. Solo le vicissitudini di una famiglia come tante negli USA che raccontano l'esistenza di un bambino poi ragazzo. Mi ha, invece, particolarmente colpito l' accattivante Nightcrawler: è l'outsider di turno.
Le mie speranze maggiori, però, sono riposte in The Grand Budapest Hotel, di Wes Anderson: se le categorie principali appaiono (ingiustamente!) inarrivabili, il premio per la miglior sceneggiatura DEVE riceverlo!
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: purtroppo, nonostante svariate ricerche, non sono riuscito a reperire una versione accettabile di Inherent Vice (It: Vizio di forma). Credo che alla fine vincerà Graham Moore per la sceneggiatura di The Imitation Game, perché la merita. Difficile venga premiato il trentenne Damien Chazelle per Whiplash.
MIGLIOR FOTOGRAFIA: secondo me non c'è storia: deve vincerla Robert Yeoman. E' vero, ho visto solo due dei cinque film candidati, ma la fotografia di The Grand Budapest Hotel è semplicemente spettacolare: oltre ai fantastici accostamenti di colore che hanno caratterizzato tutti i film di Wes Anderson, qui la fotografia viene utilizzata in maniera fortemente ironica. Basti pensare alla scena in cui Zero si reca a trovare il suo mentore M. Gustave in prigione, con il grandissimo cancello e la minuscola porticina che si apre di fianco!
MIGLIOR SCENOGRAFIA: anche in questo caso opterei per The Grand Budapest Hotel (Adam Stockhausen e Anna Pinnock), appena appena sopra Interstellar.
MIGLIOR MONTAGGIO: mi sembra scontato Sandra Adair per Boyhood: quale premio più azzeccato di quello riconosciuto ad un lavoro che ha richiesto il montaggio di riprese per un periodo di 12 anni?
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: anche per questa categoria non prevedo grandi sorprese. Il premio se lo aggiudicheranno i quattro responsabili degli effetti visivi di Interstellar, e cioè Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter, Scott Fisher. Non solo perché, dopotutto, Interstellar merita almeno un Oscar (considerando che Gravity, dalle tematiche simili ma anche inferiore per certi aspetti, ne ha ricevuti 7!) ma soprattutto perché la tecnologia e i computer sono stati usati al minimo necessario. Per ricreare le principali scene dell' Endurance è stato creato un modello in scala 1:15 e uno addirittura a grandezza naturale, trasportato a pezzi in Islanda per le scene sul pianeta ghiacciato perché, spiega Franklin, "... il pubblico si accorge quando gli attori interagiscono con oggetti digitali cui manca fisicità ..." [Fonte: "CIAK", numero di febbraio 2015]
Queste le 12 categorie in cui mi sento di poter azzardare una previsione. Nelle altre 8 (senza contare i documentari) sparo non a casaccio ma comunque con meno cognizione di causa!
Miglior film straniero: Ida
Miglior film d'animazione: Big Hero 6
Migliori costumi: Turner
Miglior trucco e acconciature: The Grand Budapest Hotel
Miglior montaggio sonoro: American Sniper
Miglior sonoro: Whiplash
Miglior colonna sonora: Hans Zimmer (Interstellar)
Miglior canzone: Glory (Selma)
Finalmente quest'anno potrò stare comodamente seduto sul divato a fare nottata, anziché inerpicato su una scomodissima sedia davanti al computer, in balia di una diretta streaming che si blocca sempre sulle parole "And the Oscar goes to...".
Grazie a(l) Cielo!
In questa 87a edizione, in totale sono 39 i film candidati che si contenderanno i premi delle 24 canoniche categorie. Tra cinema, film in streaming, download piratissimi etc, sono riuscito a vederne 17, i candidati nelle categorie principali, ma con qualche lacuna dovuta soprattutto all'irreperibilità di sottotitoli in inglese o della pellicola stessa. E quindi mi mancano ancora Into the Woods, Turner, Selma, Unbroken e tutti e 5 i film stranieri, per citare i più importanti.
In ogni caso, un po' per gioco un po' per passione, ecco delle previsioni!
MIGLIOR FILM: tra i sette film candidati, l'unico che secondo me non doveva nemmeno ricevere la nomination è American Sniper (vedi recensione di gennaio!). I favoriti sono sicuramente Boyhood e Birdman, con il primo, a mio avviso, leggermente davanti. Boyhood è infatti un film "impossibile": un lavoro lungo 12 anni, che molto probabilmente rimarrà un unicum nella storia del cinema. Un esperimento senza precedenti riuscito perfettamente, nonostante le evidenti difficoltà connesse al tenere unito un cast per più di un decennio. Facile, quindi, considerarla la scelta più ovvia, soprattutto per l'eclatante metodo con cui è stato girato.
MIGLIOR REGISTA: nelle ultime due edizioni, miglior film e miglior regista hanno visto premiati due pellicole differenti. Se, quindi, dovesse vincere Boyhood la prima categoria, potrebbe andare ad Alejandro Gonzalez Inàrritu il premio per la miglior regia. Questa scelta sarebbe in ogni caso la più azzeccata. Dal punto di vista tecnico, infatti, Birdman è di sicuro il miglior lavoro: basti pensare ai lunghissimi piano-sequenza dai quali è costituito, che permettono di seguire i personaggi all'interno del teatro, dietro le quinte, nei camerini e che contribuiscono a farlo assomigliare più ad un'opera teatrale che cinematografica. Sinceramente mi piacerebbe che vincesse Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel è il film che ho preferito tra tutti), ma la vedo dura.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: io dico Eddie Redmayne ((The Theory of Everything). Molto bravo, in un ruolo peraltro parecchio complicato. Allo stesso tempo, però, la costrizione di dover tenere la medesima espressione per più di metà film, finisce per appiattire la sua interpretazione. A questo punto, il secondo favorito di diritto sarebbe Michael Keaton!
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: se dovessi scegliere io, sarei indeciso tra Rosamunde Pike (Gone Girl) e Julianne Moore (Still Alice). La prima perché mi ha colpito davvero: non la solita bambola sexy, ma una protagonista veramente inquietante e spietata. Grazie a lei, un film altrimenti snobbato dall' Academy può fregiarsi di una prestigiosa nomination.
Penso, però, che l'oscar verrà vinto da Julianne Moore, per il suo ruolo in Still Alice: lei molto brava ed emozionante, ma soprattutto parte favorita grazie al film stesso, più in linea con il tradizionale metro di giudizio adottato.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: qui non c'è storia: vincerà J.K. Simmons, per il ruolo del severo insegnante di musica Terence Fletcher in Whiplash. Peccato per Edward Norton (Birdman): avrebbe sicuramente vinto lui a mani basse, se non fosse stato fatto sparire a metà film in maniera del tutto inspiegabile.
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: voto Patricia Arquette (Boyhood). Indipendentemente dalla sua interpretazione, le rivali non mi sembrano all'altezza di un Oscar: Laura Dern (Wild) sarebbe un'incomprensibile scelta dato che appare solo nei ricordi della protagonista e per pochissimi istanti. Keira Knightley (The Imitation Game) ed Emma Stone (Birdman) non mi hanno colpito più di tanto. Quanto all'intramontabile Meryl Streep (Into the Woods) sarebbe abbastanza ridicolo che il quarto Oscar della sua fantastica carriera arrivasse, dopo altre 18 nomination, proprio da un blockbuster della Disney.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: escluso Foxcatcher (non mi è piaciuto per nulla), nessuna scelta sarebbe motivo di scandalo. Boyhood, per esempio, non ha una trama molto originale, ma proprio per questo colpisce: non ci sono tragedie o avvenimenti particolari. Solo le vicissitudini di una famiglia come tante negli USA che raccontano l'esistenza di un bambino poi ragazzo. Mi ha, invece, particolarmente colpito l' accattivante Nightcrawler: è l'outsider di turno.
Le mie speranze maggiori, però, sono riposte in The Grand Budapest Hotel, di Wes Anderson: se le categorie principali appaiono (ingiustamente!) inarrivabili, il premio per la miglior sceneggiatura DEVE riceverlo!
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: purtroppo, nonostante svariate ricerche, non sono riuscito a reperire una versione accettabile di Inherent Vice (It: Vizio di forma). Credo che alla fine vincerà Graham Moore per la sceneggiatura di The Imitation Game, perché la merita. Difficile venga premiato il trentenne Damien Chazelle per Whiplash.
MIGLIOR FOTOGRAFIA: secondo me non c'è storia: deve vincerla Robert Yeoman. E' vero, ho visto solo due dei cinque film candidati, ma la fotografia di The Grand Budapest Hotel è semplicemente spettacolare: oltre ai fantastici accostamenti di colore che hanno caratterizzato tutti i film di Wes Anderson, qui la fotografia viene utilizzata in maniera fortemente ironica. Basti pensare alla scena in cui Zero si reca a trovare il suo mentore M. Gustave in prigione, con il grandissimo cancello e la minuscola porticina che si apre di fianco!
MIGLIOR SCENOGRAFIA: anche in questo caso opterei per The Grand Budapest Hotel (Adam Stockhausen e Anna Pinnock), appena appena sopra Interstellar.
MIGLIOR MONTAGGIO: mi sembra scontato Sandra Adair per Boyhood: quale premio più azzeccato di quello riconosciuto ad un lavoro che ha richiesto il montaggio di riprese per un periodo di 12 anni?
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: anche per questa categoria non prevedo grandi sorprese. Il premio se lo aggiudicheranno i quattro responsabili degli effetti visivi di Interstellar, e cioè Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter, Scott Fisher. Non solo perché, dopotutto, Interstellar merita almeno un Oscar (considerando che Gravity, dalle tematiche simili ma anche inferiore per certi aspetti, ne ha ricevuti 7!) ma soprattutto perché la tecnologia e i computer sono stati usati al minimo necessario. Per ricreare le principali scene dell' Endurance è stato creato un modello in scala 1:15 e uno addirittura a grandezza naturale, trasportato a pezzi in Islanda per le scene sul pianeta ghiacciato perché, spiega Franklin, "... il pubblico si accorge quando gli attori interagiscono con oggetti digitali cui manca fisicità ..." [Fonte: "CIAK", numero di febbraio 2015]
Queste le 12 categorie in cui mi sento di poter azzardare una previsione. Nelle altre 8 (senza contare i documentari) sparo non a casaccio ma comunque con meno cognizione di causa!
Miglior film straniero: Ida
Miglior film d'animazione: Big Hero 6
Migliori costumi: Turner
Miglior trucco e acconciature: The Grand Budapest Hotel
Miglior montaggio sonoro: American Sniper
Miglior sonoro: Whiplash
Miglior colonna sonora: Hans Zimmer (Interstellar)
Miglior canzone: Glory (Selma)
Finalmente quest'anno potrò stare comodamente seduto sul divato a fare nottata, anziché inerpicato su una scomodissima sedia davanti al computer, in balia di una diretta streaming che si blocca sempre sulle parole "And the Oscar goes to...".
Grazie a(l) Cielo!
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