Speciale Premi Oscar 2016 - Classifica dei migliori film candidati!






SPOLER ALERT: di seguito è rivelata parte della trama dei seguenti film: Revenant, Mad Max: Fury road, The Martian, Bridge of spies, Spotlight, Carol, The big short, Room, The danish girl, The hateful eight, Brooklyn, Ex Machina, Steve Jobs, Creed, Joy, Trumbo.
Il 14 gennaio, è stata pubblicata la lista completa delle nomination agli Oscar 2016: 37 film candidati per 24 categorie. Molto spesso è piuttosto complicato essere informati su tutte le pellicole che si contenderanno gli Academy Awards il 28 febbraio, perciò ecco una veloce guida, comprendente una breve trama e un commento con ciò che mi ha colpito maggiormente.



In ordine decrescente di preferenza, ecco la mia personalissima classifica degli Oscar 2016:

1) ROOM, di Lenny Abrahamson. 4 nomination (Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista e Miglior sceneggiatura non originale), nella sale italiane sarà visibile dal 3 marzo 2016.
Joy, rapita all'età di 17 anni, vive imprigionata con il figlio Jack in una piccolissima stanza nel giardino del loro aguzzino "Old Nick". Il piccolo, nato e cresciuto nella stanza, non conosce nulla del mondo esterno, ma quando compie 5 anni la madre decide di raccontargli la verità, per escogitare insieme un tentativo di fuga.

Tra i 16 film che ho visto per l'occasione, Room è di sicuro quello che mi ha colpito di più. Complice anche il fatto che fosse inaspettato: completamente snobbato nella pianificazione delle uscite cinematografiche, in Italia lo si potrà vedere solo dal 3 marzo, dopo la cerimonia degli Oscar.
La storia, basata sull'omonimo romanzo di Emma Donoghue ispirata ad una storia vera, è estremamente commovente e nonostante si svolga per 50 minuti nello stesso luogo, non annoia mai. Un piccolo capolavoro con una prova eccezionale di Brie Larson e Jacob Trembley, quest'ultimo di soli 9 anni. Da vedere. Obbligatoriamente.



2) MAD MAX: FURY ROAD, di George Miller. 10 nomination (Miglior film, Miglior regia, Miglior montaggio, Miglior scenografia, Miglior fotografia, Migliori costumi, Miglior trucco, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro) , nelle sale italiane dal 14 maggio 2015.
In un futuro distopico, il potere è nelle mani di Immortan Joe e dei suoi "figli della guerra", che controllano le risorse di acqua. Furiosa, una dei migliori comandanti di Immortan Joe, si ribella tentando di liberare le 5 mogli del despota, per dare inizio ad una nuova stirpe "in the green place", una fertile e sconosciuta oasi in mezzo al deserto, da dove Furiosa un tempo è stata rapita. Max, un ex-poliziotto catturato dai War Boys, si trova catapultato nell'inseguimento delle 6 donne finchè deciderà di aiutarle.

Un film decisamente atipico per l'Academy, ma le sue 10 nomination sono un gran bel segnale. Sebbene la pellicola sia "sui generis" in realtà non manca nulla: un cast notevole con Tom Hardy e un'eccezionale Charlize Theron, inseguimenti, combattimenti e trovate geniali come il chitarrista che scandisce il ritmo dei War Boys. Un action movie che diventerà sicuramente un cult, condito però dal chiaro messaggio femminista: le donne sono il bene più prezioso che una civiltà posso avere e sono anche le uniche che possano rovesciare il regime esistente, in quanto non soggette alla bramosia di potere che, invece, caratterizza (quasi) tutti gli uomini.



3) TRUMBO, di Jay Roach. 1 nomination (Miglior attore protagonista). Nelle sale italiane dall'11 febbraio 2016.
La pellicola ricostruisce le vicende giudiziarie, lavorative e famigliari dello sceneggiatore Dalton Trumbo ("Vacanze Romane", "Spartacus", "Exodus", ecc), incarcerato durante il "Maccartismo" per le sue rivendicate simpatie filo-comuniste.

Difficilissimo da trovare al cinema, "Trumbo" dovrebbe essere visto anche solo per l' interpretazione di Brian Cranston, definitivamente consacrato come attore di rilievo anche a Hollywood. Una nomination che contribuirà a scrollargli di dosso i ruoli da serie tv per cui tutti lo conosciamo.
Film godibilissimo anche per trama: è la storia di un "eroe" comune, che usa gli strumenti a sua disposizione (la propria genialità nell' inventare sceneggiature) per cambiare letteralmente la storia. Altro punto di forza sono i dialoghi eleganti e ironici, necessariamente tali in quanto i personaggi principali sono tutti "maestri della parola".

 

4) EX MACHINA, di Alex Garland. 2 nomination (Miglior sceneggiatura originale e Migliori effetti speciali). Nelle sale italiane dal 30 luglio 2015.
Il programmatore Caleb Smith viene selezionato dal CEO della società dove lavora per eseguire il test di Turing su una nuova IA umanoide, ovvero verificare se il robot costruito sia in grado di pensare e abbia una propria coscienza. Il superamento del test significherebbe aver creato una macchina perfetta indistinguibile da un essere umano.

Il film è passato sotto silenzio in Italia, ma presenta una delle trame più interessanti degli Oscar. Numerosissimi spunti riguardanti i concetti di robotica e umanità, in particolare capire quale sia la linea di demarcazione. Piccola curiosità: i protagonisti sono intepretati dai due attori maggiormente "riconosciuti" dall'Academy: Alicia Vikander (nominata per The danish girl dopo la doppia nomination ai Golden Globes) e Domhnall Gleeson, presente anche in Star Wars: The Force Awakens, Revenant e Brooklyn.



5) THE DANISH GIRL, di Tom Hooper. 4 nomination (Miglior attore protagonista, Miglior attrice non protagonista, Migliore scenografia e Migliori costumi), nelle sale italiane 18 febbraio 2016.
Copenhagen, 1926. Gerda e Einar Wegener sono una felice coppia di pittori. Einar è un affermato paesaggista e ritrae sempre lo stesso soggetto naturalistico: 5 alberi morenti dietro ad una sorta di palude dai colori cupi. La moglie, invece, fatica a farsi apprezzare come ritrattista. Le cose cambiano quando, quasi per scherzo, Einar posa con abiti da donna per Gerda. Inizia qui a riaffiorare una sopita personalità femminile dell'uomo a cui darà persino un nome, Lili.

La pellicola è sicuramente una delle migliori in concorso, ma ciò che rende unico il film sono le interpretazioni dei due attori principali: Alicia Vikander rende perfettamente il personaggio della compagna devota pronta letteralmente a tutto pur di sostenere il marito in quello che veniva considerato da tutti un delirio di follia. Eddie Redmayne è semplicemente eccezionale: un ruolo complicatissimo in cui sono state necessarie espressioni facciali e movenze molto eterogenee.



6) CAROL, di Todd Haynes. 6 nomination (Miglior attrice protagonista, Miglior attrice non protagonista, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora, Miglior fotografia e Migliori costumi), nella sale italiane dal 5 gennaio 2016.
Il film, ambientato nella New York degli anni '50, parla della relazione tra Therese, giovane commessa con la passione per la fotografia, e Carol, un'affascinante donna alle prese con un complicato divorzio.

La sceneggiatura è unica nel suo genere, cosa non semplice per un film che racconta una storia romantica. Lo spettatore assiste alla nascita di un amore che supera e si allontana dai tradizionali schemi a cui è normalmente abituato. Viene restituita in maniera esemplare la potenza del sentimento: una forza che nasce dal nulla e travolge tutto, anche le certezze della protagonista.
Cate Blanchett esprime sensualità in ogni minimo gesto per tutta la durata del film.




7) THE MARTIAN, di Ridley Scott. 7 nomination (Miglior Film, Miglior attore protagonista, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior scenografia, Miglior effetti speciali, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro), nelle sale italiane dal 1 ottobre 2015.
Durante una missione su Marte, i membri dell'equipaggio dell'Ares 3 sono costretti, a causa di una violenta tempesta di sabbia, a lasciare il pianeta per tornare sulla Terra. Mark Watney, colpito da alcuni detriti, viene dato per morto e abbandonato. Una volta rinvenuto, dovrà escogitare un metodo per poter sopravvivere fino alla missione successiva, prevista dopo 4 anni, senza poter comunicare con la Terra.

Per il terzo anno consecutivo, un film ambientato nello spazio diventa uno dei protagonisti degli Oscar, dopo Gravity nel 2014 e Interstellar del 2015. The Martian è, sicuramente il più completo: pur non raggiungendo le vette di Interstellar (inarrivabile in quanto a trama), presenta una storia ben congegnata, con molti colpi di scena senza però i buchi che hanno impoverito l'opera di Nolan.



8) THE BIG SHORT, di Adam Mckay. 5 nomination (Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior montaggio), nelle sale italiane dal 7 gennaio 2016.
Il film racconta tre diverse storie di persone lungimiranti che, prima del 2007, erano riusciti ad interpretare alcuni segnali presagenti la terribile crisi finanziaria. Questi individui hanno letteralmente "scommesso" contro il mercato immobiliare prima che crollasse, sebbene fosse considerato da tutti perfettamente solido, guadagnando milioni di dollari.

Brillante e sperimentatore. Uno degli aspetti più complicati di questa pellicola era rendere fruibile a tutto il pubblico concetti del mondo finanziario non proprio immediati, senza appesantire eccessivamente il film. Da qui i numerosi cameo, come "Margot Robbie immersa nella schiuma" e, soprattutto, il tono quasi goliardico e dissacrante che sbeffeggia continuamente il mondo di Wall Street.
 


9) BROOKLYN, di John Crowley. 3 nomination (Miglior film, Miglior attrice protagonista e Miglior sceneggiatura non originale). Nelle sale italiane sarà visibile dal 17 marzo 2016.
Eilis è una giovane ragazza irlandese che, grazie ai sacrifici della sorella, parte per gli Stati Uniti, in cerca di un futuro migliore. Superato un primo difficoltoso periodo, riesce a costruirsi una vita felice e si innamora di Tony, un idraulico italiano. Tuttavia, la morte della sorella la costringe a ritornare in Irlanda, dove conosce Jim, per il quale sembra possa provare dei sentimenti. Eilis dovrà quindi scegliere.

Film sorprendente sotto molti punti di vista: una storia piacevole raccontata con realismo, una grande attenzione nel descrivere due mondi completamente diversi come New York e l'Irlanda: i colori e le scenografie scelti in contrasto, diventano l'emblema del conflitto interiore della protagonista. Peraltro, altra gran prova di Saoirse Ronan dopo l'Agatha di Grand Budapest Hotel: il cambiamento e l'evoluzione del personaggio sono resi alla perfezione.




10) REVENANT, di Alejandro Gonzàlez Inàrritu. 12 nomination (Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior montaggio, Miglior scenografia, Miglior fotografia, Migliori costumi, Miglior trucco, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro), nelle sale italiane dal 16 gennaio 2016.
Il trapper Hugh Glass svolge l'incarico di guida per un gruppo di cacciatori americani. Dopo un attacco di ferocissimi indiani Arikara, il protagonista è ferito mortalmente da un orso e, ritenuto ormai spacciato, viene lasciato in compagnia del figlio Hawk e di due uomini. Uno di loro, Fitzgerald, per ottenere subito il premio di 300 dollari promesso in cambio del servizio di veglia, uccide il figlio per abbandonare Glass. Da questo momento inizia il suo viaggio attraverso una difficile guarigione e numerose peripezie, con l'obbiettivo di vendicare la vile uccisione di Hawk.

Qualità tecniche assolutamente innegabili: le nomination sono, dunque, ineccepibili. Regia e fotografia in particolare non sono inferiori al precedente lavoro di Inarritu. Tuttavia, mi aspettavo di più dopo un autentico capolavoro come Birdman: l'impressione è quella di una pellicola cucita appositamente addosso a DiCaprio per sfatare finalmente il mito Oscar. Questo a scapito della piacevolezza della sceneggiatura, troppo ancorata alla cronaca dei fatti.



11) THE HATEFUL EIGHT, di Quentin Tarantino. 3 nomination (Miglior attrice non protagonista, Miglior fotografia e Miglior colonna sonora). Versione digitale: nelle sale italiane dal 4 febbraio 2016. Versione in pellicola da 70mm: in 3 sale in Italia dal 29 gennaio 2016.
A causa di una imprevedibile bufera di neve, 8 personaggi (più il nono, lo sfortunato cocchiere O.B.) si trovano costretti a trovare rifugio presso la stessa deserta locanda. Nessuno però conosce l'identità e, soprattutto, le intenzioni degli altri individui.

Di sicuro non il miglior Tarantino di sempre, ma allo stesso modo memorabile grazie ad una colonna sonora interamente firmata Morricone e alla scena più terribile mai pensata dal regista. L'accanimento del Maggiore Warren con il figlio del generale Smithers è un agghiacciante mix di sadismo e crudeltà, una vetta difficilmente eguagliabile. Personalmente, delude il finale: una trama costruita con tale maestria (stile Ten little niggers) poteva andare in svariate direzioni ma alla fine collassa su sé stessa, in un epilogo splatter volutamente senza senso. Proprio come la lettera di Lincoln, appallottolata e gettata via.



12) SPOTLIGHT, di Tom McCarthy. 6 nomination (Miglior film, Miglior Regia, Miglior attore non protagonista, Migliore attrice non protagonista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior montaggio), nelle sale italiane dal 18 febbraio 2016.
La squadra investigativa del giornale "The Boston Globe" viene a conoscenza di alcuni episodi di pedofilia perpetrati anni prima da alcuni sacerdoti. Quelli che sembravano episodi isolati, con il proseguo delle indagini, si rivelano in realtà parte di un enorme scandalo che coinvolge più di 70 preti, con la connivente copertura da parte delle autorità ecclesiastiche.

Oltre a descrivere in maniera fedele come si svolge il lavoro di alcuni giornalisti d'inchiesta, l'originalità della pellicola consiste nel non considerare i protagonisti come degli eroi (moderni) puri e semplici. I giornalisti de "The Boston Globe" hanno svelato al mondo questa terribile verità, ma avrebbero potuto farlo molto prima, se il leader del team avesse dato seguito ad una lettera di denuncia pervenutagli 8 anni prima, ma non considerata con la dovuta attenzione.
Personalmente, mi ha interessato ma non emozionato.
Un film di cui si parlerà molto in Italia, con una data di uscita posticipata di più di 100 giorni rispetto agli Stati Uniti.



13) CREED, di Ryan Coogler. 1 nomination (Miglior attore non protagonista). Nelle sale italiane dal 14 gennaio 2016.
Adonis Creed, figlio del leggendario Apollo, decide di lasciare la comoda carriera da impiegato per dedicarsi completamente al pugilato. Si trasferisce, quindi, a Philadelphia per convincere Rocky ad allenarlo con l'obiettivo di dimostrare al mondo di non essere solo un cognome famoso.

A mio avviso, uno dei migliori film dell'intera saga. Veramente emozionante, non solo in riferimento al pugilato, ma anche alle vicende dei personaggi. Essendo il 7° capitolo (e mezzo), il finale non colpisce per originalità. Tuttavia, le novità si notano in altri particolari, come un nuovo stile di ripresa dei combattimenti in cui la camera non rimane statica, ma segue i movimenti dei pugili: il risultato è un effetto molto coinvolgente.



14) STEVE JOBS, di Danny Boyle. 2 nomination (Miglior attore protagonista e Miglior attrice non protagonista). Nelle sale italiane dal 21 gennaio 2016.
L'obbiettivo del film è ricostruire i caratteri distintivi della personalità di Steve Jobs, definendolo come un geniale e visionario marketer, disinteressato dell'opinione degli altri e apparentemente privo di empatia. Per farlo vengono ricostruiti tre momenti fondamentali della vita del guru della Apple: il lancio del Macintosh 128K, del NeXT Computer e dell' iMac.

Per come è strutturato, Steve Jobs prevede un certo livello di conoscenza dello spettatore riguardo la vita del protagonista. La scelta di considerare solo tre momenti specifici determina una piattezza della trama che nemmeno i brillanti dialoghi possono attutire. Il taglio dato all'opera è, forse, troppo estremista per poterlo definire un film piacevole. Bravissimi Fassbender e Winslet, comunque.



15) BRIDGE OF SPIES, di Steven Spielberg. 6 nomination (Miglior Film, Miglior attore non protagonista, Miglior sceneggiatura originale, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora e Miglior sonoro), nelle sale italiane dal 16 dicembre 2015.
L'avvocato Donovan si trova a difendere una spia filo-comunista di nome Rudolf Abel. Dopo essere riuscito ad evitargli l'ergastolo, verrà incaricato dalle CIA di trattare il rilascio di un pilota detenuto dai sovietici e di uno studente arrestato in Germania Orientale, entrambi americani, in cambio proprio di Abel.

Sebbene ambientato in un'epoca storica molto interessante e controversa, la vicenda non colpisce come dovrebbe per eccezionalità. L'aspetto più avvincente riguarda la psicologia del protagonista, unico tra tutti che ricordi come le "spie" siano solamente soldate di altre battaglie rispetto alla propria e meritevoli di tutela come chiunque debba seguire degli ordini. Non solo deformazione professionale, quindi,  ma profondo e condivisibile convincimento da parte di Donovan. Questa è l' (unica) sua grandezza.




16) JOY, di David O. Russel. 1 nomination (Miglior attrice protagonista). Nelle sale italiane dal 28 gennaio 2016.
La storia narrata è ispirata alla vita di Joy Mangano, inventrice del "mocio" per pulire i pavimenti. La vita di Joy è snervante, madre di due figli e circondata da una sorella rancorosa, un padre attempato ma Don Giovanni, un ex-marito che vive nel seminterrato, una madre che passa il tempo a guardare soap opera e la nonna Mimì, unica in grado di capirla ma senza poterla veramente aiutare.

La trama del film ruota attorno alla figura di Joy: affrontando una serie apparentemente infinita di problemi ed ostacoli, riuscirà finalmente a diventare una donna di successo. Tutto punta a sottolineare quanto grandi siano stati i suoi sforzi, quanto salda la sua forza di volontà. L'impressione generale, tuttavia, è qualcosa di impreciso e pressapochista: vuoti temporali, ribaltamenti nella sceneggiatura immotivati, un'esagerazione persistente e quasi ostentata. Tutto "troppo", che finisce per sembrare inverosimile.

Commenti

  1. Come al solito, leggere qualcosa su questo blog è come andare a letto con la donna più bella del mondo dopo aver passato la giornata intera in compagnia di zotici ubriaconi.
    Detto questo, nonostante non abbia visto tutti i film della tua classifica, non condivido 2 punti (ma solo per gusti personali eh, intendiamoci)
    1 Mad Max:i personaggi li ho trovati al limite del ridicolo e la trama del film mi è apparsa francamente senza pretese
    2 The Hateful Eight: mi ha divertito dall'inizio alla fine e questo già mi basta per metterlo tra i gradini più alti del podio di questo breve ma intenso 2016 cinematografico
    P.S. Il Grande Match fa parte di un universo completamente parallelo a quello di Rocky

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  2. Troppo buono! :D
    Per quanto riguarda la classifica, i posti dal 9 al 12 sono stati i più difficili da inserire! Le basse posizioni di "Revenant", "The hateful eight" e "Spotlight" le giustifico con il fatto che mi aspettavo molto di più! Il film di Tarantino mi ha molto colpito, ma è Tarantino e ogni volta mi aspetto il suo film migliore!

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  3. Sì beh, se parliamo in questi termini anch'io non lo reputo proprio come "la sua punta di diamante", (per me il migliore rimane Bastardi Senza Gloria) diciamo che quando Tarantino va male sforna un film da 8 in pagella.
    Per Revenant ti appoggio in toto. Per Spotlight invece, che è sicuramente un bellissimo film, ha la pecca scorrere a fatica e se non si ha la giusta prontezza mentale si finisce per perdersi per strada durante le 2 ore e 10 minuti.

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